giovedì 31 luglio 2008

Il piacere di fare la spesa


Posso cercare parole. Posso scriverle su un foglio e poi guardare l'effetto che fa. Posso inventare oppure copiare, posso ridere senza scherzare, posso raccogliere quello che è caduto oppure guardarlo sparire.

Posso cercare una rima e accorgermi che non la voglio trovare.
Non la voglio trovare.
Non la voglio trovare.

Posso cercare parole. Posso scriverle su un foglio e poi cancellare. Oppure posso aspettare. Aspettare il vento, l'odore, il ritorno. Aspettare il momento, l'ombra, il ritmo, il tempo, l'occasione che fa l'uomo e anche il ladro. Aspettare il giro buono e la tua distrazione.

Posso cercare ma lo devo volere.
E poi per trovare?
E poi per trovare?

Perchè posso cercare ma solo parole non bastano a spiegare. Perchè questi sassi, questi fiori, queste lance, questi cuori, questi mondi che si aprono non hanno il colore dei tuoi mille segreti, la dolcezza dei tuoi imbarazzi, la magia dei tuoi silenzi.

E come fare a spiegare gli occhi bassi e l'illusione di una canzone?

Posso aspettare. Aspettare una luce, un segnale, un faro nella notte. Aspettare che sorga il sole o che cali la luna. Aspettare che venga la fortuna. Aspettare l'errore perchè c'è un miracolo nel chiedere scusa. Aspettare perchè in fondo è come sognare.

Perchè posso cercare ma solo parole non bastano a spiegare. Perchè questi sassi, questi fiori, queste lance, questi cuori, questi mondi che si aprono non hanno il colore dei tuoi mille segreti, la dolcezza dei tuoi imbarazzi, la magia dei tuoi silenzi.

Kle

venerdì 25 luglio 2008

Fiammiferi


N. Agliardi

E come posso fare a meno di pensare a come stai?
Se la tua notte incontra il giorno e tu non hai dormito mai,
E come posso fare a meno di pensare a come va?
Se tu ti perdi a dare un senso a ciò che un senso non ha...

E c’è un disordine geniale fuori e dentro casa tua,
E nel disagio che nascondi c’è tantissima poesia;
Ma se il presente non ci inganna, non saremo mai i migliori,
e nel presente impareremo a non sentirci più stranieri...

MA COME POSSO ACCENDERE
FIAMMIFERI PER TE,
SE NEVICA, SE PIOVE E NEVICA?
COME POSSO DIRE CHE ,
E POI PROMETTERE CHE HA UN FASCINO
STARE IN BILICO...
MA COME POSSO ACCENDERE
FIAMMIFERI PER TE?

Non sarò luce quando manca luce ed elettricità,
Non sarò neanche il capolinea della tua tranquillità.
Ma solo un uomo che si prende gioco e cura di te,
Quando la notte è troppo lunga e una ragione, mi credi, non c’è...

MA COME POSSO ACCENDERE
FIAMMIFERI PER TE,
SE NEVICA, SE PIOVE E NEVICA?
COME POSSO DIRE CHE ,
E POI PROMETTERE CHE HA UN FASCINO
STARE IN BILICO...

Scusa se cerco parole, davanti al tuo silenzio che è un vicolo cieco. So fare solo questo e per quanto sia poco, non lascerò che tutte le tue zone d’ombra ti portino via...

MA COME POSSO ACCENDERE
FIAMMIFERI PER TE,
SE NEVICA, LO VEDI, PIOVE E NEVICA?
COME POSSO DIRE CHE ,
E POI PROMETTERE CHE HA UN FASCINO
STARE IN BILICO CON TE.



sabato 12 luglio 2008

Play Time


Sabato 12 luglio

Oramai i post su questo blog hanno cadenza quindicinale, penso che tra un po' rifarò anche l'intestazione: "La censura di Catone, quindicinale di disinformazione, secondo solo al Tg4".

E' che chiaramente l'estate vacciaghese (che prosegue splendidamente) mi prosciuga letteralmente di energia e di tempo e va da sè quindi che il blog ne risenta parecchio... Sorry!

Quindi i post come questi sono proprio il massimo che posso concedermi, giusto dei messaggini nella bottiglia per far sapere a tutti che ancora sono vivo, ancora respiro, ancora mi emoziono...

Eh già: perchè è questa la novità più importante che mi sta regalando quest'estate. La riscoperta di emozioni sopite, rimaste nascoste così a lungo da rischiare di non ricordarne più la bellezza.

L'estate, si sa, è di per sè già una stagione che ci mette nel cuore qualcosa di nuovo ogni volta, una periodo di per sè strano, che si presenta ogni anno come uguale a quello precedente ma che poi, come un folletto dispettoso, si diverte a scombussolare tutte le nostre abitudini, i nostri rituali, le nostre certezze... Certo anche noi ci mettiamo del nostro, il carico di aspettative legate alla bella stagione, alle vacanze, al mare e alle spiagge, alle nuove conoscenze, al ritrovare luoghi distanti e perciò ancora più cari...
Una sorta di ritorno al futuro, insomma... Tutto uguale ma tutto nuovo, o viceversa...

E così va anche per me. Stranamente. Anche perchè la mia stagione preferita, e alla quale ho legato i miei ricordi più cari, è sempre stata l'autunno (forse perchè raccoglievo i frutti dell'estate? a volte è stato così...) ma quest'anno...

Di per sè il ritorno a Vacciago, dopo la parentesi scolastica, già sarebbe bastato a trasformare quest'estate in qualcosa di bello ed importante..! Poter di nuovo lavorare con i ragazzi senza i vincoli scolastici, ritrovare, da Fabio in giù, lo staff "più pazzo del mondo"... insomma, come già detto altrove, tornare a casa... cos'altro da chiedere in più? Nulla... Appunto, io non avevo niente da chiedere e proprio per questo ricevo ogni cosa in aggiunta a questo come un dono, un regalo tanto gradito proprio perchè inaspettato...

Ah ma non ho ancora detto di cosa si tratta, vero? Beh... Semplice...

ops... si sta scaricando la batteria del pc...

tic...


tic...


tic...


Bum!