venerdì 11 aprile 2008

13-14 Aprile 2008

Si.

Lo so.

Di tutte le cose che avreste voluto, un post sulle prossime elezioni è proprio quello che di cui non avevate nessun bisogno.

Mi spiace. Mi assumo le mie responsabilità. Oltremodo tediati da televisioni, radio, giornali, parenti, amici, conoscenti, passanti e stanti, ci mancavo solo io.

Perdono.

Ma d'altronde, devo intervenire.

Non voglio dirvi chi come perchè dove quando votare. Per quello, siete capacissimi di sbagliare anche da soli.

Voglio dirvi come NON votare.

Eh già, proprio così.

Sento continuamente intorno a me (oltre a Vodafonz) un sacco di persone che ripetono cose tipo: "Uff! Che palle! Quest'anno, non vado a votare! Così imparano!" oppure "Non dovrebbe andare nessuno a votare, così la capiscono che ci hanno stufato!" ed ancora: "Col cazzo che voto, mi fanno tutti schifo"

Una manica di cazzate. Lo sapete a cosa serve non andare a votare?

A niente.

Volete fare un davvero un gesto di rifiuto?

Bene, vi dico come.

Pochi lo sanno ma...

Pochi lo sanno ma la legge prevede la possibilita' di rifiutarsi di votare e metterlo a verbale.
Quando si va al seggio e dopo che le schede sono vidimate si dichiara che ci si rifiuta di votare e che si vuole che sia messo a verbale. Le schede di rifiuto vengono CONTATE e sono VALIDE, contrariamente alle schede nulle o bianche o all'astensione dal voto.

Nessun media (chiaramente) ne parla, sembra che i giochi della CASTA siano gia' fatti, come al solito la gente andra' a votare il "meno peggio". Nel caso le schede di rifiuto arrivassero a un certo numero (cosa mai successa nelle elezioni italiane) la casta avrebbe "qualche problema" nell'assegnare i seggi vuoti ed i media saranno obbligati a parlarne (non ne sono completamente sicuro, dato il livello di libertà d'informazione in Italia, ma tant'è...).
Quindi, cari protestanti miei, è l'unica maniera per fare sentire la voce di tutti quelli che vogliono un sistema con persone veramente nuove e non un branco di professionisti della politica che rubano soldi parlando di niente.

L'astensionismo passivo non fa percentuale di media votanti e riguardo alle elezioni legislative il nostro sistema di attribuzione non prevede nessun quorum di partecipazione. Quindi, se per assurdo nella consultazione elettorale votassero tre persone, ciò che uscirebbe dalle urne sarebbe considerata valida espressione della volontà popolare e si procederebbe quindi all'attribuzione dei seggi in base allo scrutinio di tre schede.
Altresì le schede bianche e nulle, fanno sì percentuale votanti, ma vengono ripartite, dopo la verifica in sede di collegio di garanzia che ne attesti le caratteristiche di bianche o nulle, in un unico cumulo da ripartire nel cosiddetto premio di maggioranza....(per assurdo sempre votando bianca o nulla se alle prossime elezioni vincesse Berlusconi le suddette schede andrebbero attribuite nel premio di Forza Italia).

Esiste però un METODO DI ASTENSIONE, che garantisce di essere percentuale votante (quindi non delegante) ma consente di non far attribuire il proprio non-voto al partito di maggioranza. E' infatti facoltà dell'elettore recarsi al seggio e una volta fatto vidimare il certificato elettorale, AVVALERSI DEL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA, assicurandosi di far mettere a verbale tale opzione; è possibile inoltre ALLEGARE IN CALCE AL VERBALE, UNA BREVE DICHIARAZIONE IN CUI, SE VUOLE, L'ELETTORE HA IL DIRITTO DI ESPRIMERE LE MOTIVAZIONI DEL SUO RIFIUTO (es.: 'Nessuno degli schieramenti qui riportati mi rappresenta').

Mi auguro che ognuno di voi sappia come comportarsi.

E che Dio ce li mandi buoni.

Baciuz.


9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Catone, faccio un piccolo appunto a quello che hai scritto.
La base di questo ragionamento è sbagliata.
I voti validi, quindi quelli su cui vengono assegnati i seggi e i relativi premi di maggioranza, NON comprendono le schede bianche e le schede nulle.
Voti validi = Totale votanti - schede bianche - schede nulle.
Quindi non c'è nessuna ripartizione delle schede bianche o di quelle nulle. Sono pura spazzatura.

Per quando riguarda il diritto di rifiutare la scheda, legittimissimo, ma anche questo completamente inutile perché ai fini pratici è come se si fosse rimasti a casa.
Mi spiego.
A fine scrutinio ogni seggio consegna un foglio che deve essere faxato in prefettura (se non erro), nel quale vengono inseriti il numero di votanti, il numero di maschi e di femmine, il numero voti validi per i vari partiti, il numero di schede nulle e il numero di schede bianche.
Di coloro che hanno esercitato il diritto di rifiutare la scheda non c'è traccia su questo documento (in quanto, appunto, non votanti, quindi equiparati a coloro che rimangono a casa) che è "il documento di estrema sintesi" sul quale si baseranno i risultati finali delle elezioni.
L'unica traccia di coloro che hanno rifiutato la scheda è sui vari verbali che devono compilare i seggi e sui relativi registri di seggio, che nessuno andrà mai a leggere.
Quindi presentarsi al seggio e non votare è esattamente come rimanere a casa, cambia solo che si fanno perdere 5 minuti ai membri del seggio.

Altra cosa che scrivi e cioè che le schede di rifiuto vengono contate e sono valide, non è vero perché avendo rifiutato la scheda non c'è nessuna scheda valida o da conteggiare.

Il rifiuto al voto oggi assume il valore del disagio verso questa classe politica, ma c'è sempre stata questa possibilità, non legata alla protesta, ma a scelte individuali.
Mi spiego.
Anni fa, in una delle mie presenze al seggio di Maggiora, in occasione di uno di quei referendum da 8/10 schede, c'è stato qualcuno che rifiutava tutte le schede tranne una perché voleva esprimersi solo per un quesito. Anche in questo caso ai fini pratici non cambiava nulla, c'era solo dello sbattimento maggiore per i membri del seggio che dovevano mettere a verbale tutto quanto, ma non andava assolutamente a influenzare il risultato finale (anche se nei referendum c'è il quorum da raggiungere, quindi il rifiuto al voto ha un senso maggiore secondo me).

Comprendo anch'io che è un modo per protestare verso questa classe politica, ma ai fini pratici è come combattere contro i mulini a vento (se mi passi il paragone), è inutile, una battaglia persa perché non ne rimane traccia (a parte l'essere odiati per 5 minuti dai membri del seggio che, seppur incolpevoli, sono gli unici che si devono sorbire questa protesta che "in alto" non arriva).


Ciao!

Catone Censore ha detto...

Ciao Simo,

leggo con piacere il tuo intervento.

Nulla da obiettare, nel senso che le informazioni in mio possesso sono diverse dalle tue.

Ora comunque non è importante, perchè non è questo l'obiettivo del post.

Io sono convinto che un gesto di protesta va fatto "effettuandolo" (scusa l'obbrobrio grammaticale) nel senso che il mio è un post di "sveglia" verso coloro i quali si lamentano di ciò che accade salvo poi trovare come unica soluzione il fregarsene ampiamente, e quindi, di fatto, adeguarsi a ciò che ALTRI scelgono per loro.

Sul fatto che i membri del seggio possano odiarmi per 5 minuti, scusa l'espressione, ma me ne sbatto altamente, visto che per farlo sono (lautamente) pagati.
(ps. l'ho fatto anche io)

Il rifiuto esplicito, probabilmente , anzi sicuramente, come gesto ha la stessa efficacia del rimanersene a casa, questo lo so benissimo.

Perlomeno sentirò di aver "fatto" qualcosa, non semplicemente osservato gli altri fare e disfare come meglio credono.

Non so se è chiaro il messaggio, pensavo risultasse già dal post.

Lo ripeto qui: non ti lamentare se non fai un cazzo per cambiare.

Sei davvero convinto che se il 51% degli elettori va a votare e rifiuta il voto per questi schieramenti politici non succeda nulla? Può essere, certo, ma io avrei i miei dubbi.

O quanto meno avrei la certezza che si possa ancora ottenere qualcosa di buono in Italia per il futuro.

Speriamo.

Anonimo ha detto...

No, no, il messaggio del post è chiaro e lo condivido appieno, però è una protesta che legalmente non ha valore, tutto qui. L'unica cosa che una protesta di questo tipo può fare è smuovere le coscienze dei politici. Ammesso che ce l'abbiano.

Sono tornato adesso dal seggio e le disposizioni che hanno dato sono che se una persona si fa consegnare le schede e rifiuta di votare le sue schede non vengono imbucate nell'urna, sono conteggiate come nulle e viene segnalato sui registri. Se una persona si rifiuta di votare e non si fa consegnare le schede, non succede nulla, viene sono segnalato sui registri.

Assunto che i registri non li leggerà mai nessuno, nessuno saprà mai quanti si sono rifiutati di votare.

Individualmente, lo hai scritto tu, è un segno di protesta per dire di aver fatto qualcosa contro questo modo di fare politica, un segno per volere un'Italia migliore, lo condivido, è giusto e legittimo, però a conti fatti non ci saranno dati ufficiali di quante sono queste persone e senza un numero, scusa il pessimismo, non si va da nessuna parte.

Perché uno scarto di 1% in più sulle nulle nessuno lo conteggerebbe come un valore importante, mentre invece sempre un 1% ufficiale di persone che si sono rifiutate di votare avrebbe ben altro valore, almeno secondo me.

Ciao!

Anonimo ha detto...

1. io sono ai seggi (segretario)

2. prendiamo 145 euro per 3 giorni di lavoro... lautamente cosa?

3. se qualcuno al mio seggio fa una cosa del genere gli sputo in un occhio ...e pure nell'altro.

...si può fare.

Stop.

Catone Censore ha detto...

Tia ti obbligano???

E sei pagato anche per registrare i rifiuti. Tanto quanto un voto per Berlusconi, uguale uguale.
Ed in quel caso lo sputo avrebbe molto più senso.

gross ha detto...

Simo ringrazia che nei nostri seggi nessuno abbia ritirato le schede e si sia rifiutato di votare...perchè se no mi sa che voi del seggio 2 eravate ancora là adesso (chissà come mai, eh ?! :-) )

ps: piccola correzione: io sono stato tra quelli che, nel famoso referendum a 10 schede, ne ha ritirate solo alcune: questo perchè, come sappiamo, un referendum è valido solo se si esprime il 50% + 1 degli aventi diritto al voto..perciò, se io non voglio che un referendum passi, invece che votare no, semplicemente non ritiro la scheda, e quindi è come se io non avessi votato per quella..in questo modo non faccio alzare il quorum e, pertanto, la mia azione ha avuto un senso..ma in tal caso, più che di "protesta" parlerei di "voto contrario", che in realtà per come è strutturata la legge si esprime con un non-voto

ps: sul discorso dell'essere lautamente pagati per i 2 giorni di lavoro + le 2 ore di sabato, beh diciamo che è da rapportare a dove e con chi capiti...personalmente non credo di essermi sbattuto più di tanto (perlomeno, al lavoro è tutta un'altra cosa), ma ciò è legato anche al fatto che mi son trovato con gente seria, senza la mania di protagonismo di chi con la scusa di essere "la presidentessa" pianta casini con i conteggi!! :-)

Anonimo ha detto...

Ciao e complimenti per il blog. Volevo proporti uno scambio di link, se sei d'accordo ti inserisco subito nei miei.
Grazie e ciao

filmdavedere.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Ah! Luca, non me lo ricordare che mi viene l'herpes...

Catone Censore ha detto...

@ Luca: come al solito interventi ponderati dal saggio Gross...

oramai le lezioni sono andate, e non c'è stato nulla di non previsto...

@filmdavedere: naturalmente, nessuno problema. ti inserisco subito Bye