mercoledì 29 ottobre 2008

Happy Birthday!


Oggi non posso proprio fare a meno di compiere gli anni.

Tanti auguri a me, tanti auguri a me...

mercoledì 15 ottobre 2008

Te lo immagini?

Un giorno ti alzi, ti prepari e vai al lavoro. Prima di uscire però ti fai un carico di buoni propositi, di idee brillanti, di solenni promesse d'impegno, perchè il tuo non è un lavoro come gli altri anche se tutti cercano di convincerti che lo sia. Il tuo è un lavoro solo perchè ti permettere di vivere, ti fa guadagnare dei soldi. Ma per il resto è più simile ad una missione. Ad una vocazione.
Già, perchè tu sei un professore. Sei un insegnante. Sei uno che "insegna". E allora pensi a quanta influenza hanno avuto su di te gli insegnanti che hai avuto nel corso della tua vita, al fatto che sei cresciuto con le loro lezioni, con i loro consigli, buoni o cattivi che fossero. E se sei arrivato ad essere quello che sei, che tu ti piaccia o meno, è stato anche per il loro intervento, colpa o merito. E quindi, se hai un briciolo di sale in zucca, sai che non fai un lavoro come gli altri. Tu insegni, tu educhi. Non potrai mai arrivare a tutti, non hai la soluzione ad ogni problema, sei umano e quindi sbagli, ma il tuo compito è di grande responsabilità, e ti tocca farlo, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto al meglio delle tue possibilità. Le spugne che ti trovi davanti, sedute sui banchi, con quegli occhi che nascondono pensieri che non conoscerai mai, hanno bisogno di te, coscientemente o meno, e tu non puoi tradirli.
Per questo motivo hai scelto di fare l'insegnante, per poter essere d'aiuto, per provare almeno a fare qualcosa. Il futuro è davanti a te, ogni giorno, nella sua più eclatante dimostrazione. E tutto l'amore che metti non ti viene pagato, tutto lo sforzo che fai non ti viene riconosciuto, ma lasciare un ricordo positivo di te è una grande ricompensa. Essere stato anche solo per uno dei tuoi allievi un modello, un esempio, aver contribuito a rendere la vita di uno studente migliore è tutto quello che ti basta.
E' con questo spirito che vai avanti.

Ecco. Quel giorno che ti sei alzato non è diverso dal solito, e la tua voglia, nonostante la stanchezza accumulata nel tempo, non è stata scalfita. I tuoi propositi sono ancora belli saldi. Incrollabili.
Perchè tutto avevi pensato, nella tua vita da insegnante, che avrebbe potuto accadere, ma non che all'improvviso, senza motivo, lasciando un segno indelebile sulla tua anima prima ancora che sul tuo corpo, arrivasse un pugno a spazzare via tutto questo.

lunedì 13 ottobre 2008

Un buon inizio...



Ci sono poi le volte che vorresti scrivere ma non trovi niente da dire e pensi ma cazzo ci sono così tante cose e poi ieri avevo quella bella idea di fare un post su... Boh! Secondo me è l'incipit che frega tante volte. Un buon inizio non garantisce una buona storia ma può aiutare a fare un buon post magari... Avrei potuto per esempio iniziare questo con "Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti..." e proseguire sullo stesso tono un post sulle difficoltà che s'incontrano nel matrimonio e soprattutto prima, ma sarebbe stato impegnativo e forse forse un po' lunghetto. Oppure (questo è bello e mi si addice anche): "Da bambino ero il membro più giovane della mia famiglia, e il figlio più piccolo è sempre quello che fa il buffone, perché solo grazie alle buffonate riesce a inserirsi nei discorsi dei grandi".
Ecco, con un incipit così avrei potuto dare sfogo a tutto il racconto della mia vita, a partire dall'infanzia, non triste certamente ma nemmeno felice, passando per l'adolescenza turbolenta e ribelle ma solo al minimo sindacale ed arrivare al nichilismo estremo dei giorni attuali. Ma così vi avrei raccontato tanto, troppo di me, e non è che dovete sapere vita morte e miracoli...
Così alla fine ho optato per questo: "Ci sono poi le volte che vorresti scrivere ma non trovi niente da dire e pensi ma cazzo ci sono così tante cose...". Ecco.
Che rileggendolo bene non è un granchè in effetti. E infatti è uscito un post di m.

giovedì 9 ottobre 2008

Faccialibro


Sì sì lo so che avevo detto che non lo facevo ma poi l'ho fatto perchè così fan tutti e allora chi sono io per negarmi (a) tutto ciò.

Mi sono testè iscritto al faccialibro, meglio noto come "Facebook", che già dal nome si dovrebbero capire molte cose tipo che se uno in Italia si azzardava a chiamare così un sito prima lo deridevano e poi lo devitalizzavano. Tutto intero.

Perchè? Semplice. Non sono riuscito a resistere. Volevo vedere cosa ci fosse di così tanto speciale nel fenomeno Internet dell'anno; diciamo quindi che l'ho fatto per dovere d'informazione; un po' come quando vai a vedere un film o leggi un libro mica perchè ti interessa ma solo che ne parlano tutti e tu non vuoi finire a fare la faccia di Joey Triviani quando i friends ti parlano di qualcosa e tu annuisci per far credere che hai capito ma in verità non hai capito niente.

Per ora non mi sembra nulla di diverso dai vari siti di "incontri" virtuali, "amicizie" virtuali, "litigi" virtuali che già spopolano in rete ma può essere che mi sbagli anzi spero proprio che mi sbagli. Del resto non è che potessi aspettarmi fuochi artificiali come segno di benvenuto, anche se sarebbe carina come idea e se qualcuno la dovesse usare gli chiedo i diritti.

Ma la gente tornerà a conoscersi sul serio o solo previa virtuale relazione?

Ai posteri l'ardua sentenza, che poi visto il tema del post sarebbe più giusto dire ai poster... che tanto Manzoni non mi può mica dire niente che lui sul faccialibro sicuro non si iscrive...

Baciuz

Kle

mercoledì 8 ottobre 2008

Scripta manent

Ci sono quei momenti lì che c'hai voglia di scrivere giusto per sgrammaticare un po' per concederti licenze poetiche per respirare che se nelle ultime due settimane hai corretto solo temi e verifiche di grammatica è più di uno sfogo, è una boccata d'aria sana, è libertà. Che poi non è necessario che tu abbia da dire qualcosa, è che ti senti il dito che prude la penna che chiama la tastiera che urla il tuo nome e allora ti butti. Ti piace il suono dei tasti il rumore della carta l'inchiostro che ti sporca le dita come faceva da bambino e ancora non hai capito perchè il pennarello non vuole mai andare via e perchè ti sporchi sempre lì tra indice e pollice. Sensazioni. Ti fa stare bene leggere quello che scrivi che ti sembra che non l'ha mai scritto nessuno che è una figata e che altro che i Brizzi e i De Carlo e invece sei solo l'ultimo dei tanti troppi che scrivono e anche un sacco bene e nonostante questo resteranno per sempre rinchiusi nell'anonimato lotteranno magari ma non se li filerà nessuno, loro e il loro talento. Uno su mille ce la fa ma a te hanno dato il 421 e quindi tant'è, campa cavallo. Ma in fondo il bello sta proprio lì. La consapevolezza del puro piacere fine a se stesso che A ME ogni tanto MI piace leggere le mie cagate che tali sono e tali rimarranno ma per ognuna so dirti quando come e perchè l'ho scritta e quindi lo vedi che c'ha un senso bello ampio tutto ciò? Che quando tiro fuori i quaderni dell'università- ah bei tempi andati cazzo come siete stati anni fantastici- ogni poesia che trovo sparsa qua e là è un segno fatto col pennarello indelebile è un tuffo nella piscina dei ricordi e dove la trovi un'altra cosa che ti fa stare così? Sì ci sono le foto ma è un'altra cosa appunto. E poi qui si parla di scrivere. Scrivere che quando ti fermi dici "eh beh, e adesso?" e poi riparti perchè un lampo ha squarciato il buio e ti ha fatto vedere la strada, che ti sembrava di esserti perso ma solo un secondo che poi ti sei ritrovato. E non l'avevi visto nell'angolo quel pensiero che ora l'aggiungi e non avevi pensato di fare quella deviazione ma in fondo tutte le strade portano a qualcosa, qualunque cosa sia il piacere sta comunque nel viaggio.

lunedì 6 ottobre 2008

Bunjee!!!

A grande richiesta, ecco on-line il video dell'attimo di ordinaria follia di cui sono stato vittima la settimana scorsa...

Avrei potuto postare di emozioni provate, paure sconfitte, tensioni controllate e non, ecc. ecc. ma credo che le immagini parlino da sole... si vede tutto quello che c'è da vedere, si sente tutto ciò che c'è da sentire e soprattutto si capisce tutto quello che c'è da capire...

Enjoy Yourself!

Kle


Ps: grazie Manu per le riprese!

P.p.s.: bloccate la musica in fondo alla pagina per sentire l'audio del video!!