mercoledì 15 ottobre 2008

Te lo immagini?

Un giorno ti alzi, ti prepari e vai al lavoro. Prima di uscire però ti fai un carico di buoni propositi, di idee brillanti, di solenni promesse d'impegno, perchè il tuo non è un lavoro come gli altri anche se tutti cercano di convincerti che lo sia. Il tuo è un lavoro solo perchè ti permettere di vivere, ti fa guadagnare dei soldi. Ma per il resto è più simile ad una missione. Ad una vocazione.
Già, perchè tu sei un professore. Sei un insegnante. Sei uno che "insegna". E allora pensi a quanta influenza hanno avuto su di te gli insegnanti che hai avuto nel corso della tua vita, al fatto che sei cresciuto con le loro lezioni, con i loro consigli, buoni o cattivi che fossero. E se sei arrivato ad essere quello che sei, che tu ti piaccia o meno, è stato anche per il loro intervento, colpa o merito. E quindi, se hai un briciolo di sale in zucca, sai che non fai un lavoro come gli altri. Tu insegni, tu educhi. Non potrai mai arrivare a tutti, non hai la soluzione ad ogni problema, sei umano e quindi sbagli, ma il tuo compito è di grande responsabilità, e ti tocca farlo, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto al meglio delle tue possibilità. Le spugne che ti trovi davanti, sedute sui banchi, con quegli occhi che nascondono pensieri che non conoscerai mai, hanno bisogno di te, coscientemente o meno, e tu non puoi tradirli.
Per questo motivo hai scelto di fare l'insegnante, per poter essere d'aiuto, per provare almeno a fare qualcosa. Il futuro è davanti a te, ogni giorno, nella sua più eclatante dimostrazione. E tutto l'amore che metti non ti viene pagato, tutto lo sforzo che fai non ti viene riconosciuto, ma lasciare un ricordo positivo di te è una grande ricompensa. Essere stato anche solo per uno dei tuoi allievi un modello, un esempio, aver contribuito a rendere la vita di uno studente migliore è tutto quello che ti basta.
E' con questo spirito che vai avanti.

Ecco. Quel giorno che ti sei alzato non è diverso dal solito, e la tua voglia, nonostante la stanchezza accumulata nel tempo, non è stata scalfita. I tuoi propositi sono ancora belli saldi. Incrollabili.
Perchè tutto avevi pensato, nella tua vita da insegnante, che avrebbe potuto accadere, ma non che all'improvviso, senza motivo, lasciando un segno indelebile sulla tua anima prima ancora che sul tuo corpo, arrivasse un pugno a spazzare via tutto questo.

2 commenti:

Shulz ha detto...

Tradotto a noi mortali fotocopiatori da ufficio? Le hai buscate da un alunno?

Catone Censore ha detto...

Shulz, anche se vivi nel paese in cui governa Berlusconi hai diritto ad un'informazione maggiore...