venerdì 30 novembre 2007

a te che non sei più mia

E' tutto pronto, da portar lontano;

soffierà il vento, veloce e sicuro
tra le pieghe dei miei pensieri,
in cio che è rimasto delle mie convinzioni;

soffierà il vento, crudele e sincero
entrerà da ogni dove
prima piano e leggero e poi

crescendo, moltiplicandosi, nutrendosi
di ciò che ero...

vorticosamente prendendo ciò che è crollato
freddo e violento diventerà;

sarà come quel vento
che alza le foglie al cielo,
che muove le onde fino all'orizzonte
raccoglierà il male che mi hai lasciato
e se ne andrà.

E' tutto pronto, da portare via:

vento, ti prego, lasciami soltanto
il bene che mi ha voluto
il calore del suo corpo
il suo volermi viziare e coccolare,

a suo modo, il volermi avere;

peso e misura
tra ciò che ho dato e ciò che ho ricevuto
tra bene e male tu sceglierai

poi, vento, ti placherai.

mercoledì 28 novembre 2007

Radiohead: il nuovo album in vendita dal 28/12!

direttamente dal sito Idioteque.it:

Dal 28 Dicembre 2007 in tutti i negozi su etichetta XL RECORDINGS, distribuzione SELF.

Dopo la clamorosa decisione, senza precedenti, di pubblicare il loro settimo album online ad offerta libera, la band di Oxford stupisce ancora, lasciando la storica casa discografica major EMI per un’etichetta indipendente, la XL RECORDINGS.
A conquistare la band è stata la libertà artistica, lo spirito intraprendente e stimolante della piccola grande indie, già etichetta culto grazie al catalogo di tutto rispetto: THE PRODIGY, BASEMENT JAXX, BADLY DRAWN BOY, THE WHITE STRIPES, GOTAN PROJECT, M.I.A., DEVENDRA BANHART e la nuova promessa ADELE. Thom Yorke aveva già scelto la XL RECORDINGS per pubblicare il suo primo album solista “The Eraser” nel 2006.

In Italia, la XL RECORDINGS è rappresentata dal 1998 da SPIN-GO!, piccola realtà indipendente di proprietà di due donne, che dal 1997 ad oggi ha rappresentato e lanciato artisti quali TOM WAITS, TRICKY, LACUNA COIL, GARBAGE, ARCTIC MONKEYS, THE LIBERTINES, CARLA BRUNI, FRANZ FERDINAND, MUSE, SIGUR ROS, LINEA 77, THE HIVES, ANTONY & THE JOHNSONS, THE VEILS, ROBERT WYATT, MARIANNE FAITHFULL, EDITORS, MORCHEEBA e MAVIS STAPLES.
Mentre la distribuzione fisica dei dischi è curata dalla SELF DISTRIBUZIONE,nata nel 1997 e subito decollato grazie al sodalizio con la TIME RECORDS e l’enorme successo “Children” di ROBERT MILES.

CD e LP saranno disponibili nei negozi il 28 DICEMBRE 2007 in formato ECOCOMPATIBILE: il CD infatti non conterrà un jewelcase di plastica ma bensì degli adesivi che i consumatori potranno applicare ad un jewel case usato. La confezione sarà in cartoncino riciclato e l’involucro sarà di materiale biodegradabile.

“In Rainbows è un disco da consumare ossessivamente” Rockerilla

“I Radiohead sono il gruppo più importante al mondo” Rumore

“Sotto gli arcobaleni si trovano pentole d’oro…” XL

"In Rainbows" è un lavoro brillante. Ancora una volta i Radiohead ci danno una prova di sé inestimabile"Q

"I Radiohead sono sempre intoccabili. Per ora lo è anche uno dei loro album più belli". The Word

"Artisticamente e in termini di nuovo modello di business, "In Rainbows" è inevitabilmente un colpo da maestro." Mojo

"In Rainbows è senza prezzo" The Sun

"Un album molto importante che non si cura del suo stesso importo? In questo momento è veramente innovativo" The Observer

In risposta ai risultati puramente speculativi annunciati dalla stampa riguardo al numero di downloads e al prezzo pagato per acquistare l’album, i rappresentanti della band vorrebbero ricordare che, essendo l’album scaricabile solo dal sito della band, è impossibile che società esterne abbiamo i dati reali sulle vendite. Tuttavia possono confermare che i dati citati dalla compagnia comScore Inc sono totalmente inesatti e non riflettono l’informazione definitiva del mercato o il reale successo del progetto.

lunedì 26 novembre 2007

Prima Settimana di Scuola (Sfogo più o meno sensato...)

E' finita la prima settimana. (In realtà, ho già incominciato la seconda...)
Com'è andata? Bene.

Non ho sbagliato scuola lunedì, non sono arrivato tardi. Di più. Non ho ucciso e/o perso nessun alunno durante la settimana, non ho fatto pessime figure con le colleghe carine (si, ce n'è qualcuna!), non ho mandato a cagare la preside pensando che fosse la bidella.

Tutto bene. Tutto tranquillo.
Troppo.

Come spiegare?
Il lavoro è bello, poco da dire. Ho due prime medie da gestire, niente di trascendentale, alcuni più vivaci, altri meno, ma niente di che. Ne è già passata di acqua...
Man mano che li conosco chiaramente le cose migliorano, il rapporto si consolida e quant'altro... però... poche palle: mi manca Vacciago. A parte che in una settimana mi sembra già di aver messo su tre chili, visto che non mi muovo più: cattedra-banco e ritorno non si consuma un granchè di calorie! Vacciago-Orta (e soprattutto ritorno!) era un'altra cosa. E poi: non riuscivo a dare una forma, un pensiero concreto, a quella nuvoletta che si era addensata su di me dall'inizio di questa esperienza fino a ieri. Ora ho capito. Ho il blocco del fanciullino. Meglio conosciuta come sindrome di Peter Pan. Quella nuvoletta che mi sento addosso mi dice semplicemente che una parte di me si è convinta che entrando a scuola sono finalmente "cresciuto", sono diventato "grande" e che quindi ho dato l'addio al gioioso fanciullino che era in me. Niente più boomy, gavettoni, giocoleria e quant'altro.

Beh. A quella cazzo di nuvoletta la faccio correre così veloce che neanche la nuvoletta Speedy... Ha sbagliato persona!!

Se incominciare ad insegnare mi priverà delle cose che hanno contribuito a rendermi quello che sono (e mi piace quello che sono!) mollo subito tutto e mi attacco al primo circo che passa...

Va beh... mi sono perso un po'.

Dicevo? Ah si, la scuola.
Beh, la prima settimana è andata bene, come detto sopra.
A parte le noie burocratiche alle quali dovrò fare il callo (registri, collegi docenti, ecc), penso che mi possa piacere insegnare, e che possa riuscire anche a farlo dignitosamente. Non mi sono pentito della scelta, per adesso, E questo è già un buon inizio.

Vediamo come va nel proseguio...

Ora scappo che oggi pomeriggio ho i miei primi colloqui con i genitori. Ah ah ah... non posso scrivere qui quello che chi mi conosce sa che mi sta passando per la testa... Sappiate solo che sarà divertente. Spero almeno. Ih Ih.

Casomai, se mi annoio, non è detto che attorno alla scuola media di Ghemme non incominci a volare un boomy....

Baciuz

domenica 18 novembre 2007

Changes

E' andata come doveva andare.

Da domani, incomincio una nuova avventura chiamata insegnamento.

Due prime medie da portare fino alla fine dell'anno tra una lezione di italiano, una di storia e una di geografia (quante cose nuove imparerò!!)

Era scritto da qualche parte? Non so. Certo era probabile che accadesse, anche se i tempi e le modalità del cambiamento non avrei mai potuto immaginarli in questo modo. E' stato tutto così veloce, immediato, sorprendente. Avevo appena imparato a godere del mio lavoro da educatore, a conoscerlo meglio, ad apprezzarlo fino in fondo, che è di nuovo tempo di cambiare. Era effettivamente un'occasione troppo ghiotta quella che mi sono ritrovato davanti all'improvviso per lasciarmela scappare. Ma quanto è stato difficile scegliere. E più ancora difficile è stato comunicare la scelta ai miei amici educatori. Vero è che ho promesso (minacciato?!?) loro di restargli comunque tra i piedi in ogni mio momento libero, però è inutile nascondermi che non sarà la stessa cosa...

E boh... Niente.

Come era prevedibile, c'è dell'amarezza in me in questo momento, derivata anche dal fatto che ieri sera ci siamo ritrovati tutti quanti insieme, educatori, animatori estivi, istruttori ed in generale amici (a proposito... ma quanti eravamo??!) e vederci tutti lì, insieme, attorno a un tavolo, ha fatto vacillare fortemente la mia decisione, nonchè ha reso la mia serata fortemente emozionante, nel senso più letterale del termine.

Un grazie speciale per il supporto morale a Manuela e Fabrizia.

Ma tant'è, è ora di guardare avanti. Basta rimurginare su cio che è stato e ciò che poteva essere. E' ora dell'entusiasmo delle novità.

Incomincio a sentire i primi brividi di emozione al pensiero del mio esordio domani. E i primi voli pindarici non hanno tardato ad arrivare.... gli farò leggere questo e quel libro, insegnerò loro questo e quest'altro, cercherò di fargli capire il valore di queste cose, gli spiegherò chi è Berlusconi...(opss.. mi lascio trascinare!), cose così insomma. Sarà tutto nuovo, tutto da scoprire. Una delle cose che più incuriosisce, a me che fino ad oggi ero abituato a trattare con gli stessi ragazzi per una o due settimane al massimo, è scoprire cosa si possa costruire di buono lavorando con le stesse persone per 7 mesi... Wow!! Scoprirò anche questo...

Per il resto, mi auguro che tutto vada per il meglio, chiaramente.
Porterò con me ogni giorno l'esperienza di educatore e proverò a migliorarmi ancora. Ancora un altro passo. Un altro ancora.
Ho trovato questa immagine gironzolando nel Web...

Cercherò di ricordarmelo. Sempre.
Baciuz


venerdì 16 novembre 2007

Alle ore 16.50 di oggi ho preso la mia decisione...

giovedì 15 novembre 2007

Crossroad


Stamattina mi ha chiamato una scuola media.

No, Schulz, non devo rifare l'esame. Non ti preoccupare. Oppure preoccupati pure.
Mi hanno chiamato per una supplenza.
Mi hanno proposto una supplenza per tutto l'anno scolastico per la precisione.

Ora, per uno come me, che ha studiato apposta per andare a insegnare, dovrebbe essere una notizia d'oro. Di più. Quasi un sogno che si realizza.

Allora spiegatemi perchè non ho ancora accettato.

Perchè sono pirla.
Buona risposta, ma non solo.

Perchè sono pirla e anche brutto.
Di bene in meglio, ma non è tutto.

Ve lo dico io.
Le vedete le foto, qui a destra, con su scritto "Io lavoro così"? Le vedete bene?

Ecco, mi spiegate come faccio io a lasciare il lavoro che faccio?

La maggior parte di noi, di voi, va a dormire la sera con la frase: "che palle devo andare a lavorare domani" e si alza il giorno dopo con in testa quest'altra: "che palle, mi aspetta un'altra giornata di m...." o cose simili. No. Tu no Shulz, tu ti giri dall'altra parte e dormi beato. Lo so.
Comunque ecco, da quando faccio l'educatore, a me questo non è mai successo (dire quelle frasi lì, non dormire beato). Io a lavorare mi diverto, riesco ad esprimere me stesso al meglio, mi piace quello che faccio. E' chiaro, non è tutto oro, ci sono anche momenti di crisi, problemi, piccoli litigi e quant'altro. Ma questi sono OVUNQUE. E sono comunque cose che passano non in secondo, ma in terzo, quarto piano rispetto all'enorme soddisfazione che ci trovo in questo lavoro. E poi non è solo il lavoro, ma anche le persone con le quali lo svolgo. Con i problemi che hanno tutti, ma sempre pronti ad aiutarti e a dare una mano. Come si fa dico, a lasciare un posto così?

A non tutti è data questa fortuna. E le fortune vanno amministrate con cura. Non buttate al vento.

D'altro canto, non farò l'educatore a vita. Anche questo è chiaro. Se non mi arrenderò io sarà il mio corpo a farlo per me. (Ed ultimamente i segnali in questo senso sono anche poco incoraggianti...)

Cioè... mi pagano per andare all'Adventure Park, vi è chiaro sto fatto????

E a 50 anni la vedo dura a fare i tuffi carpiati in piscina o a fare la guerra con le bombe di farina nei boschi...

Quindi, come mi dicono, dovrei incominciare a pensare al mio futuro. E il mio futuro, se non vinco alla lotteria, è quasi certamente la scuola. Quindi questa è una buona oppurtunità. Vagamente somigliante ad uno quei treni che passano e non tornano più.
Il problema è l'incognita. Le incognite.

La saggezza popolare dice che chi lascia la via vecchia per quella nuova... sa quello che lascia ma non sa quello che trova, giusto?

Quello che devo lasciare io è tanto, tantissimo. Pure troppo.

E quello che trovo? Chi lo sa? A parte che lavorerò meno e prenderò di più non ho grandi certezze.
Per molti questi due motivi sarebbero già più che sufficienti per decidere. Ad alcuni, ne basterebbe anche soltanto uno. Anche mezzo. Ma per me è più difficile. Molto più difficile.

Io davvero non so cosa fare. E purtroppo, il tempo per decidere è poco. Nullo quasi. Più o meno entro domattina dovrò aver fatto la mia scelta.

Che qualunque essa sarà, mi lascerà comunque con un po' di amaro in bocca.
E anche questa è una certezza.

Baciuz
Kle

martedì 13 novembre 2007

Una Serie di Sfortunati Eventi


Eh va beh.

Son diventato vecchio. Si sa.

Che, con l'età, gli acciacchi e i malanni incomincino a farsi sentire sempre più spesso, anche questo, si sa.

Però che palle... eh!

Cos'è questo? Il periodo d'oro della Sfiga?? L'anniversario dell'Infortunio Stupido?

Il fatto di essermi rotto un dito il giorno del mio compleanno in effetti avrebbe dovuto farmi capire qualcosa, come indizio niente da dire, era anche abbastanza chiaro...Però non potevo sapere che mi sarei ridotto così in così poco tempo!!

Ieri sera, infatti, muovendo la testa in un NORMALISSIMO MOVIMENTO il mio collo ha fatto CRACK!
E come anche il buon Povia insegna... quando il tuo collo fa crack, son cazzi amari... son cazzi amari...

Non è che stessi facendo il contorsionista o provando mosse speciali di karatè... è che ho fatto semplicemente CRACK!! E stamattina, come il più triste dei reduci della partitella scapoli-ammogliati (ah ragionier Fantozzi... quanto eri avanti!), non sono nemmeno riuscito a tirarmi su dal letto. Che, per inciso, era comunque, come sempre, il mio; quelle cose lì, in cui uno si risveglia nel letto di una stragnocca modello (anzi, modella) (anzi, monella) Halle Berry succedono solo nei film, e neanche in quelli che guardo io, per la precisione.

Comunque non tutti i mali vengono per nuocere e quindi cercherò di sfruttare al meglio questi giorni di forzato riposo. Per esempio, posso dedicarmi un po' di più al blog. Mi è venuta in mente già qualche idea. Tipo inserire un sondaggio qua di fianco. Ecco il tema potrebbe essere: "Come si farà male la prossima volta Catone?" oppure "Quanti infortuni prima di Natale?"... insomma, delle cose così, sempre attuali.

Va beh, sfiga. Che posso fare? Nulla. Accetto la mia sorte e guardo avanti. Anche perchè non riesco a girare la testa.

Baciuz


venerdì 9 novembre 2007

Adventure Park!

Esistono poche persone attaccate al lavoro come me.

Sempre ligio al dovere, disposto a sacrifici (e) straordinari, anche ieri mattina sono andato al lavoro, come ogni giorno volenteroso di dare il mio meglio (che può essere poco, lo so, ma tant'è...) e così è iniziata l'ennesima dura giornata. Mi è toccato accompagnare i ragazzi di Scuola Natura al nuovo Adventure Park di Baveno. Per chi non lo sapesse (come me fino a pochi giorni fa), è aperto da aprile e sta riscuotendo anche un discreto successo.
Ed è veramente una figata.
E' diviso in diverse sezioni, dove ci si può allenare e/o mettere alla prova in percorsi in bicicletta( tipo ciclo cross), arrampica su parete, e soprattutto... percorso sospeso.
Ed è qui che ti diverti davvero. Perchè da cose più semplici come camminare sui fili sospesi si passa velocemente a emozionanti carrucole dalle quali farsi trasportare nel vuoto, a veri e propri salti nel buio a sei metri di altezza.

Inutile da dire che mi sono divertito un sacco.

E' uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo, vero?

Se per caso decideste di andarci, un consiglio per tutti: non dimenticate di farvi rompere un dito prima: con una mano fasciata e un dito steccato è tutto mooolto più emozionante...

E non ditemi che non mi sacrifico per il lavoro.

Baciuz


Foto1
Foto2
Foto3

Parco Avventura

martedì 6 novembre 2007

Warhol


dal catalogo della Mostra "Made in Warhol", pag. 161:

"Mi chiedo se sia più faticoso 1) per un uomo essere un uomo, 2) per un uomo essere una donna 3) per una donna essere una donna, o 4) per una donna essere un uomo.
Credo che la gente che fa più fatica sono gli uomini che vogliono essere donne. Devono pensare a radersi e a non radersi, a ingioiellarsi e a non ingioiellarsi, a comprarsi i vestiti da uomo e a comprarsi i vestiti da donna. Deve essere interessante avere un sesso diverso, ma credo che possa essere anche eccitante tenersi quello che si ha."


Andy Warhol

lunedì 5 novembre 2007

Un regalo troppo figo...

Ieri sera in famiglia abbiamo festeggiato il 3° compleanno della mia piccola e bellissima nipote Daisy. Niente di trascendentale, solo una buona e divertente occasione per ritrovarci tutti insieme e vedere la Vecchia Cara Juve provare, senza riuscirci, a battere la corazzata Internazionale (undici su undici stranieri!).

Vabbè, la serata va come deve andare, tranquilla, con molto cibo buono e tante risate, quando mia sorella & family vanno a prendere i regali. Regali, sì, proprio al plurale. E' qui infatti che sta la notizia! Perchè quella fantastica sorellona che ho ha fatto il regalo pure a me per il mio ormai passato compleanno. E non è che mi ha fatto un pensiero e basta, finita lì. No no, mi ha fatto proprio un regalone!!

Toh... guarda qua che sballo:

Fotocamera digitale 8mpx, ultraslim, con tanto di scheda di memoria 1GB e più o meno mille cavetti in dotazione.

A parte che sono rimasto senza parole modello pesciolino, con tanto di bocca aperta e quant'altro, non sapevo neanche come ringraziare; mi serviva, non me l'aspettavo ed è stato veramente un regalo troppo figo...

Grazie sorellona (ma anche cognatone e nipotine...) .... studierò come sdebitarmi....

Baciuz