mercoledì 8 ottobre 2008

Scripta manent

Ci sono quei momenti lì che c'hai voglia di scrivere giusto per sgrammaticare un po' per concederti licenze poetiche per respirare che se nelle ultime due settimane hai corretto solo temi e verifiche di grammatica è più di uno sfogo, è una boccata d'aria sana, è libertà. Che poi non è necessario che tu abbia da dire qualcosa, è che ti senti il dito che prude la penna che chiama la tastiera che urla il tuo nome e allora ti butti. Ti piace il suono dei tasti il rumore della carta l'inchiostro che ti sporca le dita come faceva da bambino e ancora non hai capito perchè il pennarello non vuole mai andare via e perchè ti sporchi sempre lì tra indice e pollice. Sensazioni. Ti fa stare bene leggere quello che scrivi che ti sembra che non l'ha mai scritto nessuno che è una figata e che altro che i Brizzi e i De Carlo e invece sei solo l'ultimo dei tanti troppi che scrivono e anche un sacco bene e nonostante questo resteranno per sempre rinchiusi nell'anonimato lotteranno magari ma non se li filerà nessuno, loro e il loro talento. Uno su mille ce la fa ma a te hanno dato il 421 e quindi tant'è, campa cavallo. Ma in fondo il bello sta proprio lì. La consapevolezza del puro piacere fine a se stesso che A ME ogni tanto MI piace leggere le mie cagate che tali sono e tali rimarranno ma per ognuna so dirti quando come e perchè l'ho scritta e quindi lo vedi che c'ha un senso bello ampio tutto ciò? Che quando tiro fuori i quaderni dell'università- ah bei tempi andati cazzo come siete stati anni fantastici- ogni poesia che trovo sparsa qua e là è un segno fatto col pennarello indelebile è un tuffo nella piscina dei ricordi e dove la trovi un'altra cosa che ti fa stare così? Sì ci sono le foto ma è un'altra cosa appunto. E poi qui si parla di scrivere. Scrivere che quando ti fermi dici "eh beh, e adesso?" e poi riparti perchè un lampo ha squarciato il buio e ti ha fatto vedere la strada, che ti sembrava di esserti perso ma solo un secondo che poi ti sei ritrovato. E non l'avevi visto nell'angolo quel pensiero che ora l'aggiungi e non avevi pensato di fare quella deviazione ma in fondo tutte le strade portano a qualcosa, qualunque cosa sia il piacere sta comunque nel viaggio.

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