venerdì 30 maggio 2008

Spolverata


Ogni tanto capita.

Si va a cercare qualcosa che avevamo riposto in qualche luogo sperduto: un vecchio quaderno, un libro o un disco impolverato, un vecchio gioco in scatola...

Abbiamo bisogno di qualcosa che ricordavamo aver ritirato lì, in soffitta, oppure in cantina, o in un vecchio scatolone sopra l'armadio, o sotto il letto...

Ed inevitabilmente si finisce col perdersi in quella marea di ricordi che vogliono uscire dalla scatola, respirare aria fresca, sentirsi, ancora una volta, anche per pochi secondi, ancora vivi...


Mi serviva un libro ieri. Per una lezione, che avrei dovuto fare in giornata. Un libro delle superiori: un tempo che anche per me incomincia ad essere lontano. Un tempo in cui avevo ancora tutti i capelli, gli orecchini all'orecchio sinistro, e, un po' come tutti a quell'età, stringevo il mondo in un pugno.

Così mi sono messo alla ricerca nello zibaldone di testi che tengo sparsi per casa e sfogliando sfogliando, ho trovato finalmente il libro. "Storia della letteratura italiana dell'Ottocento"... lo apro per cercare il mio buon vecchio Manzoni e... salta fuori un foglietto...

Mi aspettavo che so, qualche appunto, una fotocopia, al limite un bigliettino scambiato con qualche compagno o compagna (ai tempi ero fidanzatissimo con una compagna di classe, uno di quegli amori con la scadenza... giugno in questi casi).

Beh fatto sta che apro e salta fuori una poesia, una delle prime ma neanche delle primissime, vista la data. Avevo 17 anni, quindi, avevo più o meno iniziato da un annetto a buttar giù qualche riga.

E' incredibile l'effetto che mi ha fatto rileggerla... mamma mia... brrr...

A parte che risentivo dell'influenza delle cose che stavo studiando in modo quasi imbarazzante...
è quasi ridicolo il modo in cui provavo ad imitare lo stile di quelli bravi! E quanto pessimismo...

Comunque, non rinnego certo quello che ho scritto... e tutto sommato, rileggendola più e più volte...non è neache poi così male! ;-D


5/6/96

Son dotato di nessuna dote
e viaggio con questo parco dono del Signore.

Ognun di noi ha in sè pregio nascosto
sì ben che luce non serva scoprirlo;
non concesso ci fu il saper ciò che siamo
ma viviam coll'illusione di conoscer che sian doti altrui.

Vive in me mistero perenne;
non mi è fatta possibilità svelarlo,
è il conviverci che mi tocca.



Ai posteri l'ardua sentenza, aggiungerei...


Baciuz

Kle

1 commento:

Anonimo ha detto...

se faccio la polvere
a me
viene un attacco d'asma
polvere alla polvere Catone
...spolvera
la
polvere

va buò
stasera vado al
MIAMI (Musica Importante A Milano)
e finalmente riesco a vedere dal vivo "Le luci della..."
oltre che The Hormonauts e Zen Circus più tanti altri cazzari che non conosco
ma
che hanno avuto più fortuna di me
perciò...

dovrebbero esserci anche i
Mauvè con un banchetto...
vai a sentirli sul loro myspace è un gruppo di Verbania bravi davvero.

Scopro così che vai il 17 a vedere i RH ...sfigato
meno male che la gente che conta viene tutta il 18

Ave atque vale